

Hatha Yoga
L’Hata yoga è la corrente più conosciuta dello yoga, probabilmente perché quella che meglio si adatta alla struttura e alle necessità psico-fisiche degli occidentali. Assieme a Kundalini, Raja, Laya eMantra yoga fa parte della corrente dello yoga tantrico, ovvero di quella corrente che sfrutta i sensi per giungere alla realizzazione interiore. Le origini dell’Hata yoga risalgono alla stesura dei primi Tantra - i testi classici del pensiero induista in cui vengono annoverate le pratiche e le regole di condotta per arrivare alla liberazione - ma la sua sistematizzazione vera e propria si deve al mistico Gorakhnath, vissuto tra l’XI e il XII secolo, fondatore di uno yoga incentrato principalmente su pratiche psico-fisiche. Nei suoi testi si teorizza che attraverso la rigida disciplina - sadhana - volta al dominio del corpo e al controllo della mente, può essere stimolata la fusione tra il sé individuale e il sé universale, meta ultima dello yoga. La disciplina proposta dall’Hatha yoga passa attraverso una serie di esercizi fisici (asana) respiratori (Pranayama) e tecniche di meditazione. La centralità è comunque posta sull’esercizio fisico, sulle asana, che in questo tipo di yoga sono particolarmente difficili e necessitano di uno sforzo supplementare per essere realizzate. L’idea dell’Hatha yoga è infatti proprio che, attraverso lo sforzo necessario per imporre al corpo movimenti estremi o al limite della capacità del corpo, l’uomo possa oltrepassare i propri limiti e raggiungere lo stato di fusione con l’assoluto. Allo stesso tempo la ricerca della calma e della rilassatezza anche in posizioni oggettivamente complesse, offrirebbe il terreno più fertile per lo sviluppo di quelle qualità latenti nell’essere umano che possono portarlo al suo pieno sviluppo. Sovente nelle scuole di Hatha yoga di più recente formazione questa visione è stata riveduta per adattarla alle esigenze dell’uomo occidentale, e molte posizioni, le più estreme, non vengono più insegnate. In alcune scuole si privilegiano posizioni statiche, in altre cicli dinamici di movimenti; nelle più recenti un misto di entrambe. In tutte le scuole il sostegno del respiro durante il movimento - o la staticità della posizione - è fondamentale per raggiungere quel grado di consapevolezza e di controllo necessari affinché la pratica abbia effetto oltre il livello puramente fisico.
L’Hatha yoga è lo yoga che più di ogni altro agisce su un piano fisico, apportando un effetto benefico rispetto alla scioltezza della colonna vertebrale (ottimo per prevenire e curare il mal di schiena, i dolori cervicali o per chiunque abbia problemi di scoliosi). Migliora l'elasticità di muscoli e tendini, il controllo e la capacità di ascolto del corpo in generale. Contemporaneamente l’attenzione dedicata alla respirazione contribuisce a donare al corpo maggior vigore e un miglior stato generale di salute. L’Hatha yoga ha in particolare il pregio di risvegliare la respirazione diaframmatica, dimenticata e poco praticata dalla grande maggioranza delle persone, a causa dei ritmi stressanti di lavoro e della vita frenetica che conduce l’uomo moderno.
Oltre a benefici di carattere più prettamente fisico l’Hatha yogainfluisce positivamente anche a livello psichico, favorendo profondi stati di rilassamento e di concentrazione. Saltando oltre il piano fisico, gli esercizi e le asanas dell’Hatha yoga, lavorano a livello delleenergie sottili per sbloccare quei ristagni energetici che sono alla base delle principali malattie fisiche e psichiche, lavorando soprattutto in fase preventiva. Importanti benefici si ricavano, ad esempio, nei casi di nei casi di depressione, insonnia, ansia, crisi di panico etc. Inoltre, secondo il complesso sistema di fisiologia energetica sviluppato dalla tradizione induista, l’assunzione delle posizioni insegnate dall’Hatha yoga influirebbe anche sul benessere degliorgani interni del corpo, sulla regolazione delle ghiandole endocrine e sul sistema nervoso, contribuendo così a creare le premesse per una salute psico-fisica totale.